Si parla spesso della riserva a Roseto Cologna. Girano le falsità dei sedicenti ambientalisti.
Poi però queste frasi che seguono sono la realtà di chi realmente vive nella riserva.
Si può a mala pena coltivare un terreno…
Non puoi recintarlo, richiede un permesso urbanistico.
Non puoi piantumarlo, richiede analago permesso.
Niente serre…
Niente cantine o frantoi o laboratori…
Neanche un pollaio..
Strade non posson esser manutenute…richiede permessi…
Neanche mucche a stabulazione libera… Contro benessere animale se non hanno un riparo…che richiede permessi.
Poti gli ulivi e la mattina dopo arriva una squadra di Carabinieri forestali.
Ridipingi le persiane di casa e hai la denuncia penale.
Pulisci le canne dal fosso che esonda e vai sotto processo per devastazione di habitat, fino a 18 mesi di carcere.
Niente B&B e niente attività connesse ad es. fattoria didattica… Richiede cambio destinazione…
… Si’ puoi fare un’agricoltura di riserva… Semini e raccogli…. Infatti lo vediamo come arrivano gli speciali contributi (pagliacci chi lo racconta) e come abbiamo “fiorenti” aziende agricole che guadagnano, investono, cambiano trattori… Sviluppano, assumono… Imprenditori in lamborghini….
Che cialtroni quelli che raccontano queste balle.
Questa è l’agricoltura che ci rimane con la riserva…. niente cantine, stalle, frantoi, laboratori, serre, ci restano solo i seminativi, agricoltura povera, servono almeno 70-80 ettari per camparci, ce la possono fare solo i grandi latifondisti.
E per i normali agricoltori la riserva rappresenta la condanna che abbiamo descritto.
Senza riserva… Solo poco meglio in realtà… Ma almeno… La possibilità teorica gli agricoltori ce l’hanno.
@fan più attivi
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