La legge del bravo compagno, aggiornata ai tempi moderni nella Riserva del Borsaccio:
Io sono un bravo COMPAGNO, a te agricoltore ti faccio morire di fame, e io che arricchisco con 5 milioni i palazzinari del mare poi alla grande MAGNO!
Bocciato in Consiglio regionale il tentativo delle sinistre di allargare la Riserva del Borsacchio di Roseto-Cologna a 1.100 ettari, senza nessuna valida giustificazione, solo per creare uno stipendificio ed un feudo per i verdi locali che, guada caso, evitano di mobilitarsi contro lo scempio che stanno facendo i palazzinari del mare.
L’imprenditore locale che fara’ albergo e palazzine proprio sul mare ha “ringraziato” i compagni di Azione per averlo fatto arricchire con orientativi 5 milioni di euro, devastando sotto un’immensa colata di cemento gli ultimi prati e dune sul mare, alla faccia dell’uccelletto fratino.
Le sinistre e i verdi vogliono invece che sia riserva naturale la strada statale adriatica, per tutelare la “naturalità” dei benzinai, capannoni e case, e poi le normali colline teramane, già protette ambientalmente dal piano paesaggistico.
Così pero’ si annienta il diritto al lavoro, alla proprietà, alla dignità, al futuro degli agricoltori e della popolazione rurale.
Ma evidentemente alle sinistre abruzzesi non gliene frega niente degli agricoltori e di chi abita in campagna, basta che si sistemino con stipendificio e feudo i compagni verdi locali e che i compagni di Azione possano essere “ringraziati” a dovere dai palazzinari del mare che hanno fatto arricchire con 5 milioni di euro.
Se non sia mai dovesse vincere le elezioni regionali il candidato Governatore delle sinistre D’Amico, questo è il tragico futuro che attende gli agricoltori e la popolazione rurale abruzzese.
0 commenti