Gli abruzzesi stanno dicendo NO alla dittatura delle sinistre

Gli abruzzesi stanno dicendo NO alla dittatura delle sinistre

da | Mar 11, 2024 | La voce del Borsacchio | 0 commenti

Sconfitte le falsità di televisioni e giornali abruzzesi in mano alle sinistre.
Le sinistre hanno fatto di tutto per vincere. Sono arrivati pure gli hacker da Singapore per impedirci di dire la verità, ma sembrerebbe dagli exit poll che gli abruzzesi preferiscono la libertà.

Con la vicenda della riserva a Roseto abbiamo potuto fare l’esperienza concreta di come funziona una dittatura.
La riserva è nata senza giustificazioni ambientali, solo per dare stipendi e potere ad un gruppo di verdi e di persone legate alle sinistre. Per 20 anni la popolazione è stata massacrata.
Quando la popolazione rurale ha osato ribellarsi, e c’e’ stato l’aiuto della buona politica che con la riforma operata due mesi fa dalla Regione ha tutelato l’ambiente con la riserva dove effettivamente serve, senza il massacro della popolazione, poi abbiamo visto la reazione della dittatura.
Si sono schierate, per schiacciare i diritti di base della popolazione rurale vittima della riserva, tutte le forze della dittatura delle sinistre.
Il Sindaco supportato da Azione, il Presidente della Provincia di sinistra, il Candidato Governatore regionale delle sinistre, i deputati dei Verdi, dei renziani di Italia viva.
Poi la tv regionale Rai, i giornali cartacei e quelli online, sia quelli locali che il gruppo dei giornali nazionali delle sinistre, Repubblica, Manifesto, Espresso, Fatto quotidiano.
Poi sul territorio le varie associazioni organiche alle sinistre, che si dicono locali e sociali ma in realtà sono parte integrante del sistema di potere e di controllo delle sinistre.
Poi i professori di area.
Poi le organizzazioni sedicenti ambientaliste, multinazionali.
Alla fine ci si è messo un oscuro funzionario di un Ministero che al momento giusto, con grandi strombazzamenti sui giornali, ha detto il suo parere inutile e non richiesto, guarda caso favorevole alla campagna delle sinistre.
Una campagna di falsità, basata sulla grande frottola che la riserva viene riformata per fare i palazzi in collina, quando la realtà è che sulle colline c’è un fortissimo piano paesistico di tutela ed invece è Azione, le sinistre, che stanno facendo devastare ad un palazzinaro amico gli ultimi prati e dune sul mare, con orientativi 5 milioni di guadagno. E questo scempio è possibile anche grazie alle finte “perizie” del capo dei verdi locali e nel direttivo wwf che dice che li’ non c’è e non ci saranno mai il fratino e la tartarughina, quando la riserva è stata fatta lì sul mare proprio per tutelarli. E il palazzinaro del mare poi “ringrazia” i politici.
Di fronte a tutta questa imponente macchina di menzogne per controllare la popolazione rurale e condizionare l’opinione pubblica, noi avevamo l’arma dei social. Dire la verità attraverso i social. Abbiamo un forte ascolto su Facebook. Noi facciamo paura alle sinistre, con i social. E l’ultima settimana prima delle elezioni, guarda caso, sono arrivati dei pirati da Singapore, hanno forzato le difese di Facebook, ed hanno impedito che potessimo diffondere i nostri post con contenuti sociali e politici.
La popolazione rurale, gli agricoltori e chi abita in campagna, si trovano di fronte a questo sistema di potere della dittatura delle sinistre e dei verdi, che è molto peggio della mafia.
Ma dagli exit poll sembrerebbe che gli abruzzesi hanno scelto di non essere schiavi della dittatura.

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