I verdi e le sinistre fanno sul serio quando dicono di voler allargare la riserva a Cologna spiaggia e Giulianova. Prendono un pretesto, come la foce del Tordino, che merita effettivamente tutela, e poi con il criterio di dare continuità, come dicono per la strada statale adriatica che non ha meriti ambientali ma da’ continuità, mettono in riserva tutta Cologna spiaggia, per collegare Borsacchio con il Tordino.
Poi agiscono senza nessun rispetto per la popolazione, anzi mettono in riserva tutta Cologna perché ci escono più soldi e soprattutto MOLTO POTERE sulla popolazione suddita.
E se la popolazione osa protestare i verdi organizzano le marce di 50 persone ma con tutta la stampa e in particolare il TG regionale a favore, poi la raccolta firme e si mobilita la cgil, poi le firme online e firma il vecchio comunista di Trapani che non è mai stato in Abruzzo e il verde di Cuneo che non è mai sceso sotto l’Emilia.
Poi i verdi diventano i giudici indiscutibili di ciò che è ecocompatibile per cui possono consentire la devastazione ambientale degli ultimi prati e dune sul mare, l’annientamento dell’habitat dell’uccelletto fratino e della tartarughina, e nessuno interviene. I verdi diventano i giudici supremi di ciò che è bene e ciò che è male. Questo gli dà un potere IMMENSO. Ad esempio lì a Roseto un imprenditore locale farà alberghi e palazzi proprio sul mare. Un’enorme incredibile colata di cemento. Ha ringraziato sui giornali il capo della Commissione urbanistica del Comune ed anche candidato Consigliere per Azione Enio Pavone per avergli tolto i terreni dalla riserva e averli resi edificabili. Terreni che valevano ZERO poi danno un guadagno di orientativi 5 milioni di euro al palazzinaro del mare. E tutto grazie ai verdi che non si mobilitano ed implicitamente approvano. E le altre bande dei verdi abruzzesi non vanno a pestare i piedi.
Così l’amministrazione comunale ha carta bianca per qualsiasi scempio. Con gli imprenditori che “ringraziano” sia i politici di Azione e probabilmente anche i boss dei verdi. Ed inoltre si crea un sistema di ricatti potenziali reciproci tra i verdi e il potere politico locale e l’amministrazione comunale, che può portare anche un Sindaco ad andare in Consiglio regionale a difendere la proposta di allargamento della riserva dalla fascia del mare del Borsacchio fino a Giulianova.
Il cittadino che si mette contro questo regime viene ANNIENTATO.
Di fronte a qualsiasi protesta, rara e temeraria, se arriva in Regione o in Tribunale le bande dei verdi regionali si coordinano tra di loro e vanno a fare le manifestazioni davanti la sede del Consiglio regionale, con tutta la stampa di sinistra e il tg regionale a favore che da’ enorme pubblicità distorcendo la verità.
In Regione i Consiglieri hanno paura di reagire, e la popolazione di Cologna diventa schiava per decenni. Con la riserva chiunque protesta viene bombardato di denunce penali, è impossibile essere in regola, e subito arrivano le squadre dei carabinieri forestali da 30 km. Non vengono per un furto in casa però arrivano immediatamente ad arrestare il contadino che ha potato i suoi ulivi.
Poi i verdi hanno sempre a disposizione un professore che ha preso la cattedra con gli appoggi politici delle sinistre che viene a dire che nella piazza di Cologna c’è una piantina particolare e quindi ci deve stare la riserva naturale. Ma la biologia è così, ogni 10-20-30 km si creano particolarità nelle piante e nei piccoli animali. Anche i topi di Milano hanno leggerissime differenze dai topi di Pavia, ma non è un motivo per fare Milano riserva naturale, se non per avere lo stipendificio e il feudo.
La popolazione vive nel terrore, chiunque osa protestare o anche solo criticare i padroni della dittatura verde viene massacrato di denunce e poi messo alla berlina su internet, un vero e proprio linciaggio morale. E ti distruggono in famiglia, con i figli, le parentele.
Fara’ tante riserve così in tutto l’Abruzzo, è quello che ha promesso il candidato Governatore delle sinistre D’Amico.
Vivere così sei hai un briciolo di dignità è MOLTO MOLTO peggio che vivere sotto la mafia.
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