Il tracollo di Azione. Il caso Sottanelli e Roseto

Il tracollo di Azione. Il caso Sottanelli e Roseto

da | Mar 28, 2024 | Comunicati stampa | 0 commenti

Illustrissimi Senatori e Deputati

Il crollo dei consensi per Azione. Il caso Sottanelli in Abruzzo (e i “ringraziamenti”)

Recentemente il Coordinatore regionale di Azione deputato Giulio Sottanelli ha mandato in giro dei post nei quali auspicava l’allargamento a dismisura della riserva a Roseto degli Abruzzi. Dai 25 ettari sul mare vorrebbe portarla a oltre mille. Sarebbero coinvolte tutte le colline fino a Cologna paese, tutta la pianura intorno alla strada statale.
L’unica cosa che interessa Sottanelli è che la riserva non vada a dare fastidio al villaggio Lido d’Abruzzo e alla grande speculazione dei palazzi ed alberghi sul mare. Furono proprio Enio Pavone, l’attuale Consigliere regionale di Azione, e Sottanelli, anni fa in Comune, a voler togliere a tutti i costi dalla riserva naturale i terreni sul mare, proprio l’area per la quale era stata fatta la riserva, per poter poi consentire la grande speculazione. L’amico Borgatti, un tizio che vende polizze auto ma che il Sindaco ha voluto in tutti i modi legittimare come un grande ambientalista ed oracolo dell’uccelletto fratino, ha fatto anche la “perizia” fasulla (lui che vende polizze auto) che dice che non ci sono problemi per le centinaia di ombrelloni e sdraie in riserva, e soprattutto per la immane colata di cemento dei palazzi ed alberghi, perché tanto li’ non c’è e non ci sarà mai l’uccelletto fratino. La riserva però era stata fatta proprio per tutelare il fratino. Il proprietario delle aree della speculazione dei palazzi sul mare, D’Eugenio, ha ringraziato pubblicamente Pavone e quindi Azione, che con la immane cementificazione degli ultimi prati e dune sul mare lo hanno fatto arricchire con orientativi 5 milioni di euro. E lui “ringrazia”.
Adesso il Sindaco e Sottanelli vogliono creare con la riserva estesa per migliaia di ettari un feudo da dare agli amici verdi, che poi fanno le “perizie” quando serve di far fare speculazioni ed immensi arricchimenti agli imprenditori amici (che “ringraziano”), non importa il massacro della popolazione che comporterebbe una riserva naturale ingiustificata, sulla strada statale, sulle normali colline dell’entroterra.
Questo è quello che succede a Roseto dove comanda Azione.
In campagna elettorale in Abruzzo Azione si è schierata con le sinistre e D’Amico. E hanno perso. In Basilicata va con la destra. Totale spregiudicatezza politica ed etica, che sia Francia oppure Spagna purché se MAGNA.
In Abruzzo per Azione e’ stata una catastrofe elettorale, una clamorosa sconfitta. Secondo l’Istituto Cattaneo l’area del consenso potenziale per Azione in Abruzzo che qualche mese fa era dell’8 per cento, si è più che dimezzata con la campagna elettorale. I voti sono passati da Azione a Forza Italia e quel 4-5 per cento dell’elettorato che ha lasciato Azione ha determinato il grande successo di Forza Italia in Abruzzo, che è arrivata a quasi 14 per cento, un record italiano. Noi come Associazione agricoltori, proprietari, residenti Roseto Borsacchio siamo stati in prima linea (gli unici in Abruzzo) nella critica sistematica ad Azione. Noi siamo a Roseto, dove spadroneggia Azione, sappiamo cos’è l’azionismo reale, cosa succede quando comandano Azione e Sottanelli, altro che le belle chiacchiere di Calenda, e lo abbiamo fatto sapere a tutto l’Abruzzo. I nostri post di critica ad Azione, l’operazione verita’, hanno avuto anche 4.000 like, 800 condivisioni, centinaia di commenti, un successo impressionante in tutto l’Abruzzo. Siamo stati determinanti per far capire agli abruzzesi cosa vuol dire vivere nell’azionismo reale, come siamo condannati noi a Roseto.
Il tracollo elettorale di Azione in Abruzzo, e il concomitante successo di Forza Italia, hanno determinato la vittoria di Marsilio e del Centrodestra.
E adesso come si può vedere dalla tabella con i sondaggi sulle intenzioni di voto pubblicata sul Corriere della Sera, Azione ha un tracollo in tutta Italia. Passa dal 3 al 2,5 per cento, perde un elettore su 6. Già ne aveva pochissimi di elettori, adesso va quasi a sparire. Alle politiche del 2022 aveva insieme ad Italia viva il 7,8 per cento. Ora Azione ha 2,5, quasi niente. E’ molto sotto le soglie minime.
La catastrofe abruzzese della gestione politica di Azione da parte di Sottanelli, e il caso Roseto, hanno aperto gli occhi agli elettori in tutta Italia. Calenda può “ringraziare” Sottanelli.

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