Riserva del Borsacchio – L’appello degli agricoltori ai due Presidenti
Il nostro apppello a Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, e a Marco Marsilio, Governatore della Regione Abruzzo sulla Riserva del Borsacchio,
La vicenda della riserva a Roseto degli Abruzzi, ingiustificata ed anomala (con il massacro degli agricoltori e della popolazione rurale), e della speculazione dei palazzinari del mare, ambedue fortemente difesi dal Pd, da Azione, dai verdi e dai vari wwf, sta gettando un’ombra cupa sulla politica abruzzese.
I sedicenti ambientalisti si battono con marce, manifestazioni, proclami, raccolte firme per fare riserva naturale la strada statale adriatica, per tutelare la “naturalità” di benzinai, capannoni e case. E poi per avere come riserva le normali colline teramane, già protette dal punto di vista ambientale dal piano paesaggistico.
Con la riserva naturale estesa a 1.100 ettari, senza nessuna motivazione ambientale che sia un minimo seria, per i verdi e sedicenti ambientalisti locali ci sarà uno stipendificio, un sacco di soldi, e un feudo, il totale assoluto potere sulla popolazione rurale vittima della riserva.
I verdi e i sedicenti ambientalisti, e il Pd e i grillini, però non si mobilitano minimamente per una drammatica speculazione immobiliare sugli ultimi prati e dune sul mare, un’immensa colata di cemento, alberghi e palazzi che devasteranno gli ultimi tratti integri della costa teramana, il regno dell’uccelletto fratino e della tartarughina, che i compagni di Azione hanno fatto togliere dalla riserva naturale. L’imprenditore locale che guadagnerà 5 milioni di euro dallo scempio ambientale ha ringraziato sui giornali il candidato Consigliere regionale di Azione Enio Pavone, capo della Commissione urbanistica del Comune di Roseto, per avere tolto i terreni sul mare dalla riserva naturale e averli resi edificabili. Il Pd ha poi recentemente confermato questo scempio. I verdi e sedicenti ambientalisti non si sono minimamente mobilitati. Il Comune, supportato da Azione, dovrà assegnare a breve l’Ente gestione riserva, lo stipendificio e feudo, e i verdi e sedicenti ambientalisti locali lo vogliono assolutamente.
La popolazione rurale intanto viene massacrata da una riserva naturale anomala e ingiustificata sulla strada statale e sulle colline, già protette dal piano paesaggistico.
Ci rivolgiamo a Giorgia Meloni e a Marco Marsilio perché facciano giustizia di questo schifo.
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